Recinzione di confine, caratteristiche e normative

Descrizione
Quando si deve recintare una proprietà con un’inferriata o una rete metallica è opportuno tener conto di due aspetti: dove va posizionata la recinzione di confine e a chi spetta pagare l’intervento. Le informazioni preventive in tal campo servono ad evitare problemi col confinante.
Se si possiede, ad esempio, un terreno agricolo o un giardino e si decide di cingere l’area verde con una ringhiera, una staccionata in legno o appositi cancelli da giardino per impedire che esterni possano intrufolarsi nel lotto senza alcun permesso, è bene sapere che in linea generale per cancellate, muri di cinta e recinzioni occorre ottenere il permesso del comune, ma ogni caso richiede l’applicazione di una disciplina diversa.
Prima di realizzare la recinzione di confine: permessi
Quando la demarcazione di un territorio avviene sotto forma di costruzione e opere edilizie permanenti (come l’erezione di un muro in mattoni o in cemento armato), richiedere il permesso al Comune è obbligatorio. Se il confine è tracciato mediante una semplice recinzione metallica o pali in ferro e non vi sono vincoli di tipo ambientale, allora il problema non si pone (per installare un cancello basta un’autorizzazione).
Cosa significa nello specifico? La concessione dell’amministrazione comunale diventa necessaria in caso di recinzione dal grande impatto urbanistico; al contrario non serve se gli interventi da attuare sono piccoli e dall’effetto visivo piuttosto scarso, cioè quando la trasformazione non comporta alterazioni estetiche, ambientali e funzionali (come nel caso di pali conficcati nel terreno facili da asportare).
Quindi, riassumendo:
“La concessione edilizia non è necessaria per le modeste recinzioni di fondi rustici senza opere murarie (e cioè per la mera recinzione con rete metallica sorretta da paletti di ferro o di legno senza muretto di sostegno), in quanto entro tali limiti la recinzione rientra solo tra le manifestazioni del diritto di proprietà, che comprende lo jus excludendi alios; occorre, invece, la concessione quando la recinzione è costituita da un muretto di sostegno in calcestruzzo con sovrastante rete metallica” (C. Stato, sez. V, 26 ottobre 1998, n. 1537, in Appalti urbanistica edilizia, 2000, 343).
Dove posizionare la recinzione di confine
Se il confinante può vantare un diritto (minore) sul terreno all’interno del quale è collocata la proprietà altrui, questa servitù influenza il posizionamento della recinzione di confine. In tutti gli altri casi è possibile eseguire la posa in opera di una recinzione sulla linea di confine senza essere costretti a rispettare particolari distanze e senza obbligare il vicino a partecipare alle spese di realizzazione della recinzione stessa.
L’inferriata deve essere collocata appena dentro la proprietà, e quindi lungo il perimetro del lotto. Questa posizione non deve permettere l’affaccio sul terreno del confinante, quindi l’altezza del divisorio deve impedire non solo di guardare al di là di esso sporgendosi un po’, ma anche di allungare il braccio oltre il confine.
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Cosa può fare, invece, il vicino? Può realizzare delle opere sulla medesima linea di demarcazione della ringhiera, ovviamente sempre restando all’interno della sua proprietà e a filo del confine. Analizzando questo scenario emerge, dunque, l’importanza di accordarsi sulle dimensioni e sulle modalità di installazione della recinzione di confine, così da non incorrere in litigi nel tempo e incrinare i rapporti di vicinato.